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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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mercoledì 30 aprile 2003

GIOVANNI PAOLO II: IV PONTIFICATO PIÙ LUNGO DELLA STORIA


CITTA' DEL VATICANO, 30 APR. 2003 (VIS). Eletto al soglio di Pietro il 16 ottobre 1978, il Santo Padre Giovanni Paolo II è il 263° Successore di Pietro, il primo Papa. Il Pontificato di Karol Wojtyla diviene oggi il quarto più lungo della storia bimillenaria della Chiesa Cattolica, contando 24 anni, 6 mesi e 8 giorni e superando così di un giorno il Pontificato di Pio VI. La data viene calcolata a partire dal 22 ottobre 1978, inizio ufficiale del Pontificato di Giovanni Paolo II.

Solo tre Pontefici Romani, Papa Leone XIII (25 anni, 5 mesi), Pio IX (31 anni, 7 mesi, 21 giorni) e San Pietro (date precise sconosciute), hanno occupato il soglio pontificio più a lungo di Papa Giovanni Paolo II.

Durante quasi un quarto di secolo di Pontificato, il Santo Padre ha realizzato statistiche senza precedenti, compiendo 98 Viaggi Apostolici fuori d'Italia (il 99° Viaggio Apostolico sarà a Madrid il prossimo 3 e 4 maggio), e 142 Visite Pastorali in Italia, senza contare le visite a varie istituzioni nella Diocesi di Roma, per un totale di quasi tre quarti di un milione di miglia percorsi. Giovanni Paolo II ha redatto 14 Lettere Encicliche, 13 Esortazioni Apostoliche, 11 Costituzioni Apostoliche, 42 Lettere Apostoliche e 28 Motu proprio.

Giovanni Paolo II ha proclamato nel corso di 138 cerimonie, 1.314 Beati e, con la cerimonia di canonizzazione di domenica prossima 4 maggio, avrà proclamato nel corso di 48 cerimonie, 469 Santi. Nel corso di otto Concistori, di cui l'ultimo tenutosi nel febbraio 2001, il Papa ha proceduto alla creazione di 201 cardinali. Il Collegio Cardinalizio si compone attualmente di 168 Membri, dei quali 112 sono Cardinali elettori.

Nei suoi quasi venticinque anni di Pontificato, il Papa ha tenuto 1.083 Udienze Generali settimanali, compresa l'udienza odierna, alle quali hanno partecipato quasi diciassette milioni di fedeli provenienti da tutto il mondo. 1.500 sono state le udienze a diversi gruppi e a personalità politiche, Capi di Stato e di Governo.

Oltre a questi dati, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha realizzato diversi "primati" nel corso del suo lungo regno. Per nominarne solo alcuni, è stato il primo Papa a visitare un Sinagoga (Roma, aprile 1986); a visitare una Moschea (maggio 2001, Grande Moschea Omayyad di Damasco, Siria); a tenere conferenze stampa in aereo e una presso la Sala Stampa della Santa Sede (24 gennaio 1994); a pubblicare libri di prosa e di poesia; a soggiornare in albergo invece che nella sede della Nunziatura Apostolica nel corso dei suoi viaggi (Hotel Irshad a Baku, Azerbaijan, maggio 2002); ad aggiungere cinque nuovi Misteri al Santo Rosario (ottobre 2002); a celebrare la Santa Messa in un hangar (dicembre 1992, Aeroporto Leonardo da Vinci di Roma); ad indire la Giornata del Perdono (Grande Giubileo dell'Anno 2000).

Il Pontefice più giramondo della storia, Giovanni Paolo II ha visitato 133 Paesi, la stragrande maggioranza dei quali ha accolto un Papa per la prima volta.

E' stato anche il primo Papa a visitare la cella di una prigione (in occasione della visita, nel dicembre 1983, ad Ali Agca, il cittadino turco che attentò alla sua vita nel 1981 in Piazza San Pietro); a celebrare la Santa Messa per la comunità cattolica che vive nel nord più estremo del mondo, più di 350 chilometri a nord del Circolo Polare Artico (Tromso, Norvegia 1989); ad usare un monogramma (la lettera "M" per Maria) per il suo stemma papale (normalmente le regole araldiche prevedono l'uso di monogrammi attorno ad uno stemma, ma non sullo stesso).
GPII-PONTIFICATO/STATISTICHE/… VIS 20030430 (580)

UOMO POLITICO: INTEGRITÀ MORALE E LOTTA CONTRO INGIUSTIZIA


CITTA' DEL VATICANO, 30 APR. 2003 (VIS). Con l'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, il Papa ha ripreso le catechesi sui Salmi, commentando, questa mattina, il Salmo 100: "Programma di un re fedele a Dio".

Giovanni Paolo II ha spiegato che il Salmo 100 "è una meditazione che dipinge il ritratto dell'uomo politico ideale", il quale è contraddistinto da "una perfetta integrità morale e da un energico impegno contro le ingiustizie. Tale testo viene ora riproposto come programma di vita per il fedele che inizia il suo giorno di lavoro e di relazione col prossimo. È un programma di 'amore e giustizia' che si articola in due grandi linee morali".

"La prima" - ha proseguito il Pontefice - "è chiamata 'via dell'innocenza' ed è orientata ad esaltare le scelte personali di vita, fatte 'con cuore integro', cioè con perfetta rettitudine di coscienza". Da un lato si parla della "saggezza che aiuta a ben comprendere e giudicare" e dall'altro si indica la "lotta contro ogni forma di malvagità e di ingiustizia".

Il Papa ha inoltre ricordato che la seconda linea, sviluppata nella parte finale del Salmo precisa "l'importanza delle doti più tipicamente pubbliche e sociali. (…) Innanzitutto la lotta contro la calunnia e la delazione segreta. (…) Si rigetta poi ogni arroganza e superbia; si rifiuta la compagnia e il consiglio di chi procede sempre con l'inganno e la menzogna".

Riferendosi all'ultimo versetto del Salmo che parla di sterminare gli empi del paese, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha sottolineato che la frase pronunciata dal re, supremo responsabile della giustizia nel paese, "esprime in modo iperbolico il suo implacabile impegno di lotta contro la criminalità, un impegno doveroso, condiviso da tutti coloro che hanno responsabilità nella gestione della cosa pubblica".

Il Santo Padre ha concluso la catechesi ribadendo che tutti i fedeli sono chiamati a "estirpare ogni mattino dal proprio cuore e dalla propria condotta la mala pianta della corruzione e della violenza, della perversione e della malvagità, nonché ogni forma di egoismo e d'ingiustizia".

Al termine dell'Udienza Generale Giovanni Paolo II ha ricordato che domani, festa di San Giuseppe Lavoratore, ha inizio il mese di maggio consacrato alla Vergine ed ha detto: "Alla Vergine Santissima e al suo casto sposo Giuseppe, affidiamo oggi in particolare il mondo del lavoro. Che egli, che ha conosciuto la fatica del lavoro quotidiano, sia esempio e sostegno per coloro i quali con la loro attività provvedono alle necessità della famiglia e di tutta la comunità umana".
AG/SALMO 100/… VIS 20030430 (430)

INTENZIONI DI PREGHIERA DEL PAPA PER IL MESE DI MAGGIO


CITTA' DEL VATICANO, 30 APR. 2003 (VIS). L'intenzione Generale per l'Apostolato della Preghiera di Giovanni Paolo II per il mese di maggio è la seguente:

"Per i fanciulli in difficoltà e per coloro che si dedicano alla loro cura, perché trovino in Maria, Madre della vita, costante sostegno e aiuto".

L'intenzione Missionaria è la seguente: "Per le Chiese particolari dell'Asia, perché lo Spirito Santo susciti in esse un rinnovato ardore per evangelizzare l'intero Continente".
GPII-INTENZIONI PREGHIERA/MAGGIO/… VIS 20030430 (90)

DICHIARAZIONE DEI PATRIARCHI E VESCOVI IRACHENI


CITTA' DEL VATICANO, 30 APR. 2003 (VIS). La seguente dichiarazione, resa dai Patriarchi e dai Vescovi dell'Iraq e datata 29 aprile, è stata resa pubblica, nella tarda mattinata di oggi, dalla Sala Stampa della Santa Sede, in lingua italiana e francese. Di seguito ne riportiamo il testo per intero:

"Nel momento in cui l'Iraq ha voltato pagina e prende inizio un nuovo capitolo della sua vita millenaria, noi, Patriarchi e Vescovi delle Chiese Cristiane dell'Iraq, spinti anche dalla pressione dei fedeli, intendiamo manifestare le nostre attese relative all'avvenire del Paese, sperando che tutto il popolo iracheno, che ha conosciuto una lunga storia segnata da sconfitte e successi, possa vivere, senza distinzione di religione o di razza, nella libertà, nella giustizia e nel rispetto della coesistenza inter- religiosa e multietnica".

"Quando Hammurabi incise il suo codice sulla pietra di questa terra, il diritto è diventato la base dello sviluppo della civiltà".

"Quando Abramo ammirò il cielo di Ur, quest'ultimo gli si aprì, e proprio per questa rivelazione Abramo divenne il padre d'una moltitudine di popoli".

"Quando il cristianesimo e l'islam si incontrarono, i loro rispettivi 'santi' avviarono le due religioni a una rispettosa coesistenza reciproca".

"In virtù della nostra originaria appartenenza ai popoli più antichi di questa terra, rivendichiamo per noi e per tutti coloro che oggi l'abitano - costituiscano essi maggioranze o minoranze, uniti da una lunga storia di coesistenza - di vivere a pieno titolo in uno Stato di diritto nella pace, nella libertà, nella giustizia, nell'uguaglianza, secondo la Carta dei Diritti dell'uomo. Pertanto noi, Caldei, Assiri, Siriani, Armeni, Greci e Latini, formando insieme una sola comunità cristiana, chiediamo che la nuova Costituzione irachena:
- riconosca i nostri diritti religiosi, culturali, sociali e politici,
- preveda uno statuto legale in cui ogni persona, considerata secondo le sue capacità senza discriminazioni, abbia il diritto di prendere parte attivamente al governo e al servizio del Paese,
- consideri i cristiani cittadini iracheni a pieno titolo,
- garantisca a noi il diritto di professare la fede secondo le nostre antiche tradizioni e le nostre norme religiose, il diritto di educare i nostri ragazzi secondo i principi cristiani, il diritto di organizzarci liberamente, di costruire i luoghi di culto, e, secondo necessità, altri spazi per attività culturali e sociali.

"Facciamo dunque appello anzitutto al popolo iracheno, ricco di etnie e religioni, poi alle forze politiche e religiose come pure a tutti coloro che hanno a cuore il bene del Paese, e infine ai leaders della comunità internazionale".
OP/DICHIARAZIONE VESCOVI IRACHENI/… VIS 20030430 (430)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 30 APR. 2003 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Sacerdote Marco Eugênio Galrão Leite de Almeida, finora Parroco della Parrocchia di "São Marcos Evangelista" e Cancelliere della Curia arcidiocesana, Vescovo di Estância (superficie: 6.737; popolazione: 425.857; cattolici: 419.652; sacerdoti: 26; religiosi: 70), Brasile. Il Vescovo eletto è nato ad Aracaju (Brasile) nel 1959 ed è stato ordinato sacerdote nel 1989. Succede al Vescovo Hildebrando Mendes Costa, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Monsignor George William Coleman, Vescovo di Fall River (superficie: 3.107; popolazione: 590.911; cattolici: 350.570; sacerdoti: 294; religiosi: 461; diaconi permanenti: 62), Massachusetts, Stati Uniti d'America. Il Vescovo eletto è nato nel 1939 a Fall River (Massachusetts, Stati Uniti d'America) ed è stato ordinato sacerdote nel 1964. Finora è stato Amministratore Diocesano della medesima Diocesi.

- Ha nominato il Sacerdote Enrique Díaz Díaz, finora Vicario Episcopale dell'Arcidiocesi di Morelia (Messico), Vescovo Ausiliare della Diocesi di San Cristóbal de Las Casas (superficie: 36.821; popolazione: 1.531.372; cattolici: 995.322; sacerdoti: 73; religiosi: 264; diaconi permanenti: 342), Messico. Il Vescovo eletto è nato a Huandacareo (Messico), nel 1952 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1977.

- Ha nominato il Sacerdote Jenö Schönberger, attualmente Parroco di Sighetu Marmatiei (Romania), Vescovo della Diocesi di Satu Mare (superficie: 10.500; popolazione: 925.000; cattolici: 110.000; sacerdoti: 74; religiosi: 33), Romania. Il Vescovo eletto è nato a Turulung (Romania), nel 1959 ed è stato ordinato sacerdote nel 1985.
NER:RE:NEA/…/… VIS 20030430 (260)
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