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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 29 dicembre 2003

SANTA MESSA NOTTE NATALE: CRISTO VIENE A PORTARCI LA PACE


CITTA' DEL VATICANO, 25 DIC. 2003 (VIS). A mezzanotte, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha presieduto, nella Basilica Vaticana, la Santa Messa della Notte per la Solennità del Natale del Signore 2003, concelebrata con trenta Cardinali. Durante il canto del "Gloria in excelsis Deo", alcuni bambini provenienti dai diversi Continenti, hanno presentato un omaggio floreale all'immagine di Gesù Bambino.

Nell'omelia il Santo Padre Giovanni Paolo II ha affermato che nelle parole del Profeta Isaia "Puer natus est nobis, filius datus est nobis", "è racchiusa la verità del Natale, che in questa notte insieme riviviamo. Nasce un Bambino. Apparentemente, uno dei tanti bambini del mondo. Nasce un Bambino in una stalla di Betlemme. Nasce dunque in una condizione di estremo disagio: povero tra i poveri. Ma Colui che nasce è 'il Figlio' per eccellenza. (…) Anche noi, come gli anonimi e fortunati pastori, accorriamo ad incontrare Colui che ha cambiato il corso della storia".

"O Bambino, che hai voluto avere per culla una mangiatoia; o Creatore dell'universo, che Ti sei spogliato della gloria divina; o nostro Redentore, che hai offerto il tuo corpo inerme come sacrificio per la salvezza dell'umanità! Il fulgore della tua nascita illumini la notte del mondo. La potenza del tuo messaggio d'amore distrugga le orgogliose insidie del maligno. Il dono della tua vita ci faccia comprendere sempre più quanto vale la vita di ogni essere umano".

"Troppo sangue scorre ancora sulla terra! Troppa violenza e troppi conflitti turbano la serena convivenza delle nazioni! Tu vieni a portarci la pace. Tu sei la nostra pace! Tu solo puoi fare di noi 'un popolo puro' che ti appartenga per sempre, un popolo 'zelante nelle opere buone'".

Il Papa ha chiesto a Maria, che veglia sull'Onnipotente suo Figlio, di donarci i suoi "occhi per contemplarlo con fede", di donarci il suo cuore "per adorarlo con amore. Nella sua semplicità, il Bambino di Betlemme ci insegna a riscoprire il senso vero della nostra esistenza".

"O Notte Santa, tanto attesa, che hai unito Dio e l'uomo per sempre! Tu riaccendi in noi la speranza. Tu ci riempi di estasiato stupore. Tu ci assicuri" - ha concluso il Santo Padre - "il trionfo dell'amore sull'odio, della vita sulla morte. Per questo restiamo assorti e preghiamo".
HML/MESSA NOTTE NATALE/… VIS 20031229 (390)

ANGELUS: RICORDO COMUNITÀ CRISTIANE PERSEGUITATE


CITTA' DEL VATICANO, 26 DIC. 2003 (VIS). Alle ore 12:00 di oggi, festa di Santo Stefano Protomartire, il Santo Padre Giovanni Paolo II è apparso alla finestra del suo studio privato nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

Ricordando che Santo Stefano "Venne lapidato per false accuse simili a quelle rivolte contro Gesù stesso e, come il Maestro, morì perdonando i suoi uccisori", il Santo Padre ha affermato che "La Chiesa, chiama il giorno del martirio 'dies natalis', La morte del martire, infatti, è una nascita al Cielo, in forza della morte e risurrezione di Cristo. Ecco perché è tanto significativo celebrare il primo Martire nel giorno dopo Natale: quel Gesù, che è nato a Betlemme, ha dato la vita per noi affinché noi pure, rinati 'dall'alto' per la fede e il Battesimo, fossimo disposti a sacrificare la nostra per amore dei fratelli".

Giovanni Paolo II ha ricordato in particolare "le comunità cristiane che subiscono persecuzione, e tutti i fedeli che soffrono per la fede. Il Signore dia loro la forza della perseveranza e la capacità di amare anche coloro che li fanno soffrire".

"Maria, Madre e discepola del suo Figlio Gesù, accompagna il cammino di ogni cristiano" - ha concluso il Papa - "Ci aiuti Lei, la Regina dei Martiri, ad essere anche noi 'martiri', cioè in ogni occasione testimoni dell'amore di Cristo che in questi giorni contempliamo Bambino nel presepe".
ANG/STEFANO:MARTIRI/… VIS 20031229 (250)

NVOCAZIONE AL SIGNORE SALVARCI GUERRE E CONFLITTI ARMATI


CITTA' DEL VATICANO, 25 DIC. 2003 (VIS). Nel tradizionale Messaggio di Natale rivolto ai fedeli presenti in Piazza San Pietro, il Papa ha invocato Dio affinché salvi l'umanità dalle guerre e dai conflitti armati e dalla piaga del terrorismo e della violenza.

Giovanni Paolo II ha affermato che con la nascita del Salvatore: "Un'onda di tenerezza e di speranza ci riempie l'animo, insieme a un prepotente bisogno di intimità e di pace. (…) Accanto al presepe l'albero di Natale, con lo sfolgorio delle sue luci, ci ricorda che con la nascita di Gesù rifiorisce l'albero della vita nel deserto dell'umanità. Il presepe e l'albero: simboli preziosi, che tramandano nel tempo il senso vero del Natale!".

Il Figlio di Dio, ha detto ancora il Papa, "è entrato nella storia di ogni persona che vive sulla faccia della terra. Ormai è presente nel mondo come unico Salvatore dell'umanità. Per questo noi lo preghiamo: Salvator mundi, salva nos!".

"Salvaci" - ha invocato il Santo Padre - "dai grandi mali che lacerano l'umanità in questi inizi del terzo millennio. Salvaci dalle guerre e dai conflitti armati che devastano intere regioni del globo, dalla piaga del terrorismo e dalle molte forme di violenza che straziano persone deboli ed inermi. Salvaci dallo scoraggiamento nell'affrontare i cammini della pace, difficili sì, ma possibili e perciò doverosi; cammini urgenti sempre e dovunque, soprattutto nella Terra dove sei nato Tu, Principe della Pace".

Il Santo Padre ha chiesto alla Vergine di renderci "capaci di riconoscere nel Bambino, che stringi fra le braccia, il Salvatore annunciato, che reca a tutti la speranza e la pace. Insieme a te lo adoriamo e fiduciosi diciamo: abbiamo bisogno di Te, Redentore dell'uomo, che conosci le attese e le ansie del nostro cuore. Vieni e resta con noi, Signore! La gioia del tuo Natale giunga fino agli estremi confini dell'universo!".

Al termine del Messaggio il Papa ha augurato il Buon Natale in 62 lingue ai fedeli che affollavano Piazza San Pietro e a quanti lo ascoltavano attraverso la radio e la televisione ed infine ha impartito la Benedizione "Urbi et Orbi".
MESS/URBI ET ORBI/… VIS 20031229 (360)

DIFESA E PROMOZIONE FAMIGLIA BENE FONDAMENTALE SOCIETÀ


CITTA' DEL VATICANO, 28 DIC. 2003 (VIS). Oggi, Festa della Sacra Famiglia, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricordato alle migliaia di pellegrini riuniti in Piazza San Pietro per la recita dell'Angelus che: "Alla scuola di Nazareth ogni famiglia impara ad essere fucina di amore, di unità e di apertura alla vita".

"Nel nostro tempo," - ha affermato il Santo Padre - "un mal inteso senso dei diritti viene talvolta a turbare la natura stessa dell'istituto familiare e del vincolo coniugale. Occorre che a tutti i livelli si congiungano gli sforzi di quanti credono nell'importanza della famiglia basata sul matrimonio. Si tratta di una realtà umana e divina che va difesa e promossa come bene fondamentale della società".

Giovanni Paolo II ha precisato che i cristiani, come ricorda il Concilio Vaticano II, "attenti ai segni dei tempi devono adoperarsi 'per sviluppare diligentemente i valori del matrimonio e della famiglia'. (…) Occorre proclamare con gioia e coraggio il Vangelo della famiglia. Eleviamo a tal fine la nostra comune preghiera a Gesù, Maria e Giuseppe per tutte le famiglie, in particolare per quelle in difficoltà materiali e spirituali".

Infine il Papa ha chiesto di pregare per le vittime del terremoto che ha colpito l'Iran ed ha invitato "le Organizzazioni internazionali, e specialmente quelle caritative cattoliche, a venire incontro con generosità ai nostri fratelli e sorelle iraniani colpiti da così grave catastrofe. La solidarietà del mondo intero, particolarmente sentita nel clima natalizio, renda meno drammatica la loro situazione".
ANG/SACRA FAMIGLIA/… VIS 20031229 (260)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 27 DIC. 2003 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo José Luis Dibildox Martínez, finora Vescovo di Tarahumara (Messico), Vescovo della Diocesi di Tampico (superficie: 22.671; popolazione: 1.183.640; cattolici: 1.110.620; sacerdoti: 111; religiosi: 178), Messico. Il Vescovo Dibildox Martínez succede al Vescovo Rafael Gallardo García, O.S.A., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Francisco Javier Chavolla Ramos, finora Vescovo di Matamoros (Messico), Vescovo di Toluca (superficie: 7.917; popolazione: 3.234.580; cattolici: 2.878.775; sacerdoti: 287; religiosi: 483), Messico.

- Ha nominato il Vescovo Jesús Murgui Soriano, finora Ausiliare di Valencia (Spagna), Vescovo di Mallorca (superficie: 3.604; popolazione: 702.122; cattolici: 557.122; sacerdoti: 403; religiosi: 1.276; diaconi permanenti: 7), Spagna.

Mercoledì 24 dicembre è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha nominato il Sacerdote Pavel Posád, finora Direttore Spirituale del Seminario di Olomouc (Repubblica Ceca), Vescovo della Diocesi di Litomerice (superficie: 9.380; popolazione: 1.310.476; cattolici: 189.200; sacerdoti: 119; religiosi: 105; diaconi permanenti: 13), Repubblica Ceca. Il Vescovo eletto, nato a Budkov (Repubblica Ceca) nel 1953, ordinato sacerdote nel 1977, succede al Vescovo Josef Koukl, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Padre Paul Ponen Kubi, C.S.C., finora Vice-Provinciale della Congregazione di Santa Croce, Vescovo Ausiliare della Diocesi di Mymensingh (superficie: 16.448; popolazione: 14.009.701; cattolici: 65.220; sacerdoti: 26; religiosi: 121), Bangladesh. Il Vescovo eletto è nato a Dewachala (Bangladesh), nel 1956 ed è stato ordinato sacerdote nel 1986.
NER:RE:NEA/…/… VIS 20031229 (220)

TELEGRAMMA DEL SANTO PADRE VITTIME TERREMOTO IN IRAN


CITTA' DEL VATICANO, 27 DIC. 2003 (VIS). Di seguito riportiamo il testo del telegramma di cordoglio inviato, a nome del Santo Padre Giovanni Paolo II, dal Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, al Nunzio Apostolico in Iran, Arcivescovo Angelo Mottola, per le numerose vittime del terremoto che ha colpito la regione di Bam (Iran), il 26 dicembre scorso:

"Appresa con profondo dolore la notizia del terremoto che ha colpito la regione di Bam in Iran, causando numerose vittime, il Santo Padre esprime la sua vicinanza spirituale alle persone colpite da questa terribile tragedia. Egli raccomanda i defunti alla misericordia dell'Onnipotente e assicura a tutti i superstiti ed ai loro familiari la sua partecipazione. Il Papa presenta le sue sincere condoglianze alle Autorità del Paese ed al popolo iraniano, invitando la Comunità internazionale a manifestare in maniera concreta sostegno e solidarietà verso quanti sono stati provati da questo dramma. Non dimenticando le persone che prendono coraggiosamente parte alle operazioni di soccorso, Sua Santità invoca su tutti coloro che sono stati colpiti da questa immane tragedia, il sostegno delle Benedizioni divine".
TGR/TERREMOSTO IRAN/SODANO VIS 20031229 (190)
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