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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 2 aprile 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 2 APR. 2004 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Monsignore Ernesto Mandara, che è Direttore dell'Ufficio per l'Edilizia di Culto e Segretario Generale dell'Opera per la Preservazione della Fede e la Provvista di nuove Chiese in Roma, Vescovo Ausiliare della Diocesi di Roma, per il Settore pastorale Centro, (superficie: 881; popolazione: 2.787.206; cattolici: 2.454.000; sacerdoti: 5.410; religiosi: 27.605; diaconi permanenti: 84), Italia. Il Vescovo eletto è nato a Positano (Salerno), nel 1952, è stato ordinato sacerdote nel 1978.

- Ha affidato al Vescovo Luigi Moretti, Vicegerente della Diocesi di Roma, il Settore pastorale Est della Diocesi di Roma.

- Ha nominato il Monsignore Ramón Castro Castro, finora Consigliere di Nunziatura presso la Segreteria di Stato, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Yucatán (superficie: 39.340; popolazione: 1.785.054; cattolici: 1.521.937; sacerdoti: 212; religiosi: 597; diaconi permanenti: 18), Messico. Il Vescovo eletto è nato a Teocuitatlán de Corona (Messico), nel 1956 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1982.

- Ha nominato il Sacerdote José Rafael Palma Capetillo, finora Parroco e Cancelliere della Curia arcidiocesana di Yucatán, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Yucatán (superficie: 39.340; popolazione: 1.785.054; cattolici: 1.521.937; sacerdoti: 212; religiosi: 597; diaconi permanenti: 18), Messico. Il Vescovo eletto è nato a Méride (Messico) nel 1955 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1981.

- Ha nominato il Monsignore Stanislav Zvolensky, finora Vicario Generale della medesima Arcidiocesi, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Bratislava-Trnava (superficie: 14.000; popolazione: 1.905.148; cattolici: 1.350.326; sacerdoti: 707; religiosi: 1.587; diaconi permanenti: 5), Slovacchia. Il Vescovo eletto è nato a Trnava (Slovacchia) nel 1958 ed è stato ordinato sacerdote nel 1982.

- Ha nominato il Sacerdote Ján Orosch, finora Parroco di Sturovo (Slovacchia), Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Bratislava-Trnava (superficie: 14.000; popolazione: 1.905.148; cattolici: 1.350.326; sacerdoti: 707; religiosi: 1.587; diaconi permanenti: 5), Slovacchia. Il Vescovo eletto è nato a Bratislava (Slovacchia), nel 1953 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1976.

- Ha accettato la rinuncia all'ufficio di Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Bratislava-Trnava (Slovacchia), presentata dal Vescovo Dominik Tóth, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha accettato la rinuncia all'ufficio di Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Bratislava-Trnava (Slovacchia), presentata dal Vescovo Stefan Vrablec, presentata per raggiunti limiti d'età.
NEA:RE/…/… VIS 20040402 (360)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 2 APR. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Tre Presuli della Conferenza Episcopale degli stati Uniti d'America, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Victor Benito Galeone, di Saint Augustine.

- Il Vescovo Robert Nuyent Lynch, di Saint Petersburg.

- Il Vescovo John Joseph Nevins, di Venice.

- Il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, con il Vescovo Brian Farrell, L.C., Segretario e con il Padre Jósef M. Maj, S.I., Officiale del medesimo Pontificio Consiglio.
AL:AP/…/… VIS 20040402 (100)

"SPIRITUS ET SPONSA" COMMEMORAZIONE DOCUMENTO CONCILIARE


CITTA' DEL VATICANO, 2 APR. 2004 (VIS). Questa mattina, nella Sala Stampa della Santa Sede, il Cardinale Francis Arinze, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, ha presieduto la presentazione del volume "Spiritus et Sponsa", Atti della Giornata Commemorativa del XL della "Sacrosanctum Concilium", svoltasi a Roma, il 4 dicembre 2003. Alla Conferenza Stampa sono intervenuti l'Arcivescovo Domenico Sorrentino, Segretario della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, il Padre Juan Javier Flores Arcas, O.S.B., Preside del Pontificio Istituto Liturgico di Sant'Anselmo a Roma e Monsignore Giuseppe Liberto, Maestro Direttore della Cappella Musicale Pontificia.

Il Cardinale Arinze ha affermato che: "Siccome la liturgia è un'altissima espressione della realtà misterica della Chiesa", il primo frutto del Concilio Vaticano II fu la Costituzione sulla Sacra Liturgia "Sacrosanctum concilium", alla quale fecero seguito quindici Documenti Conciliari. "Era quindi da aspettarsi che, la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, non avrebbe mancato di promuovere una celebrazione commemorativa del 40° anniversario del Documento".

"Gli Atti, che abbiamo intitolato 'Spiritus et Sponsa'" - ha precisato il Cardinale Arinze - "si dividono in due parti. La prima parte consta di due documenti del Santo Padre: la Lettera Apostolica 'Spiritus et Sponsa' - dalla quale deriva il titolo dato all'intero volume", ed un Chirografo pubblicato il 22 novembre 2003, per commemorare il centenario del Motu Proprio 'Tra le Sollecitudini' di Papa San Pio X, sulla Musica Sacra. La seconda parte, ha continuato il Cardinale Arinze, "si muove in tre direzioni", uno sguardo retrospettivo sugli ultimi 40 anni, riflessioni sul Pontificato di Giovanni Paolo II ed una sezione dedicata interamente alla musica sacra.

Nel proporre questo volume, ha affermato il Cardinale Arinze, "la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti vuole testimoniare la validità delle direttive del Concilio Vaticano II sulla sacra liturgia. (…) La nostra Congregazione spera che ciò costituisca un piccolo passo nella promozione della formazione liturgica e pastorale del clero, delle persone consacrate e di tutti i fedeli laici, in linea con i compiti assegnatele dalla 'Pastor Bonus'".
OP/LITURGIA:SPIRITUS ET SPONSA/ARINZE VIS 20040402 (360)

AI PRESULI U.S.A: RIFLESSIONI TRIPLICE "MUNUS" DEL VESCOVO


CITTA' DEL VATICANO, 2 APR. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II, nel ricevere i Presuli della Provincie Ecclesiastiche di Atlanta e Miami (Stati Uniti d'America), a Roma in Visita "ad Limina Apostolorum", ha precisato che nel corso del presente e dei prossimi incontri con i Vescovi americani, proporrà delle "riflessioni sull'esercizio dell'ufficio episcopale alla luce del triplice 'munus' della santificazione, dell'insegnamento e del governo".

"I nostri incontri" - ha detto il Papa - "si svolgono in un momento difficile della storia della Chiesa negli Stati Uniti d'America. Molti di voi mi hanno già parlato del dolore provocato dagli scandali degli abusi sessuali degli ultimi due anni, e dell'urgente necessità di ristabilire la fiducia e promuovere il ristabilimento dei rapporti fra Vescovi, Sacerdoti e fedeli laici nel vostro Paese. Confido che la volontà che avete dimostrato nel riconoscere e nell'affrontare i passati errori e fallimenti, mentre allo stesso tempo cercavate di imparare dagli stessi, contribuiranno grandemente a questa opera di riconciliazione e di rinnovamento".

Il Santo Padre ha aggiunto che: "La storia della Chiesa dimostra che non può esserci un'efficace riforma senza un rinnovamento interiore" da parte dei singoli, dei gruppi e delle istituzioni. Per un Vescovo "la sfida del rinnovamento interiore deve includere una comprensione integrale del suo servizio di 'Pastor Gregis'". Per essere efficace, "l'autorità apostolica del Vescovo deve essere prima di tutto e soprattutto intesa come testimonianza religiosa del Signore Risorto, della verità del Vangelo e del mistero della salvezza presente ed operante nella Chiesa. (…) Il rinnovamento della Chiesa è così intimamente legato al rinnovamento dell'ufficio episcopale. Il Vescovo (…) deve essere il primo a conformare la sua vita a Cristo nella santità e nella conversione costante".

"Cari Fratelli" - ha proseguito Giovanni Paolo II - "desidero riaffermare la mia fiducia nella Chiesa in America, il mio apprezzamento della profonda fede dei cattolici americani e la mia gratitudine per i loro molteplici contributi alla società americana e alla vita della Chiesa nel mondo. Visto con gli occhi della fede, il presente momento di difficoltà è anche un momento di speranza, quella speranza che 'non delude' (Rom 5:5), perché radicata nello Spirito Santo, che costantemente suscita nuove energie, vocazioni e missioni nel Corpo di Cristo".

"L'Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi, celebrata alla vigilia dei tragici avvenimenti dell'11 settembre 2001, giustamente ricordò che il Vescovo è chiamato ad essere profeta, testimone e servitore della speranza nel mondo (…) perché egli rende quella speranza presente attraverso il suo ministero pastorale, che poggia sui tre 'munera' della santificazione, dell'insegnamento e del governo. L'esercizio di questa profetica testimonianza nella società americana contemporanea è stata, come molti di voi hanno rilevato, resa sempre più difficile dalle conseguenze del recente scandalo e dalla manifesta ostilità al Vangelo in alcuni settori della opinione pubblica. Tuttavia tale esercizio non si può eludere o delegare ad altri. Proprio perché la società americana si trova di fronte ad una preoccupante perdita del senso del trascendente e dell'affermazione di una cultura materialistica e dell'effimero, ha disperatamente bisogno di questa testimonianza della speranza".

"Per questa ragione" - ha concluso il Pontefice - "prego che i nostri incontri non solo rafforzino la comunione gerarchica che unisce il Successore di Pietro ai Fratelli Vescovi negli Stati Uniti, ma porti frutti abbondanti per la crescita della Chiese locali in unità e zelo missionario per la diffusione del Vangelo".
AC/…/U.S.A. VIS 20040402 (570)

STABILITÀ INTERNAZIONALE E RAFFORZAMENTO RUOLO O.N.U.


CITTA' DEL VATICANO, 2 APR. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Signor Naji Abi Assi, nuovo Ambasciatore del Libano presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali. Nel suo discorso, Giovanni Paolo II ha ricordato che di fronte all'attuale situazione internazionale: "La Santa Sede non cessa di pronunciarsi a favore del ritorno alla stabilità e all'ordine internazionale, grazie al riconoscimento del ruolo regolatore degli organismi internazionali, in particolare dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, e al rafforzamento dei suoi strumenti decisionali e d'azione, al fine di ridurre i focolai di tensione e di garantire la pace".

"È auspicabile" - ha proseguito il Pontefice - "che il vostro Paese ritrovi condizioni di stabilità che favoriscono uno sviluppo economico e sociale duraturo, proficuo per tutti, particolarmente per i più bisognosi. Si eviterà così che si creino situazioni di ingiustizia o di difficoltà economiche, sentimenti di frustrazione che rendono più fragile il tessuto sociale, scoraggiando certe parti della popolazione dal rimanere nel Paese e favorendo l'emigrazione. Tutto ciò indebolisce la nazione privandola delle sue risorse più preziose, gli uomini".

Riferendosi successivamente alla posizione strategica del Libano, il Santo Padre ha auspicato che la comunità internazionale assuma le proprie responsabilità ed inviti le parti in causa, in primo luogo gli Israeliani e i Palestinesi, "a riprendere il dialogo senza indugio per individuare i mezzi che pongano fine al ciclo infernale della violenza reciproca". Non si potrà ristabilire una pace duratura in Medio Oriente, ha ribadito ancora il Pontefice, se manca "il coraggio politico, senza la ferma determinazione a riconoscere i diritti di ognuno, compresi quelli dell'avversario, per imboccare con lui la via della pace nel rispetto della giustizia, né senza l'accettazione del ricorso al perdono reciproco, per guarire le terribili ferite inflitte della violenza reciproca. (…) Che tutti i responsabili politici ascoltino questo appello per operare attivamente e senza indugi a riannodare i legami, al servizio del ristabilimento della pace a cui tutti aspirano!".

Il Papa ha concluso il suo discorso esortando i cattolici delle diverse comunità cattoliche del Libano a "lavorare insieme al servizio della comunione, e a proseguire sul cammino dell'unità con i fratelli di altre confessioni. Che si impegnino, in modo specifico, nel dialogo interreligioso con i musulmani, soprattutto nell'ambito dell'educazione dei giovani (…) e nel dialogo della vita".
AC/CREDENZIALI/LIBANO:ABI ASSI VIS 20040402 (400)

CARI GIOVANI NON ABBIATE PAURA DONAZIONE TOTALE AL SIGNORE


CITTA' DEL VATICANO, 2 APR. 2004 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, in Piazza San Pietro, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha partecipato all'Incontro con 20.000 giovani di Roma e del Lazio in preparazione della XIX Giornata Mondiale della Gioventù, il 4 aprile prossimo, Domenica delle Palme, nel ventennale dell'inizio del pellegrinaggio per il mondo della Croce dell'Anno Santo della Redenzione (1984).

Alla festa, animata da protagonisti del mondo della canzone e dello spettacolo, fra i quali ballerini del Teatro dell'Opera di Roma, ballerini di "break dance" ed attori che hanno recitato testi della Beata Madre Teresa di Calcutta, hanno partecipato giovani provenienti da Spagna, Argentina, Francia, Polonia, Stati Uniti, Canada, Filippine e Italia, Paesi dove si sono celebrate le precedenti Giornate Mondiali della Gioventù.

"Carissimi giovani: rimanete uniti alla Croce!" - ha affermato il Papa - "Quante ferite provano i vostri cuori, spesso causate dal mondo degli adulti! Riaffidandovi idealmente la Croce, vi invito a credere che in tanti abbiamo fiducia in voi, che Cristo ha fiducia in voi e che soltanto in Lui c'è la salvezza che cercate!".

Sottolineando che oggi è oltremodo necessario "ripensare il modo di avvicinarci ai giovani per annunciare loro il Vangelo", il Santo Padre ha esortato i presenti a non aver paura di "intraprendere anche vie nuove di donazione totale al Signore e di missione; (…) suggerite voi stessi come portare oggi la Croce al mondo!".

Giovanni Paolo II ha aggiunto: "In questo cammino non abbiate paura di affidarvi a Cristo. Certamente amate il mondo, e fate bene, perché il mondo è stato fatto per l'uomo. Tuttavia, ad un certo punto della vita, occorre fare una scelta radicale. Senza rinnegare nulla di ciò che è espressione della bellezza di Dio e dei talenti da Lui ricevuti, ci si deve saper schierare dalla parte di Cristo, per testimoniare davanti a tutti l'amore di Dio".

"Seguire Cristo, vedete," - ha detto ancora il Pontefice - "non vuol dire mortificare i doni che Lui ci elargisce, ma scegliere una via di radicale donazione a Lui! (…) Non abbiate dunque paura nell'affidarvi a Lui".

Infine il Papa ha rilevato che i giovani di oggi sono molto cambiati rispetto ai giovani di venti anni fa, esclamando: "Come è cambiato il contesto culturale e sociale nel quale viviamo! Ma Cristo no, Lui non è cambiato! Lui è il Redentore dell'uomo ieri, oggi e sempre!". Fra gli applausi, Giovanni Paolo II ha continuato: "Il Papa è con voi! Credete in Gesù, contemplate il suo Volto di Signore crocifisso e risorto! Quel Volto che tanti vogliono vedere, ma che spesso è velato dalla nostra scarsa passione per il Vangelo e dal nostro peccato!".

"I giovani di allora sono cambiati come sono cambiato anch'io" - ha concluso il Pontefice - "ma il vostro cuore, come il mio, è sempre assetato di verità, di felicità, di eterno, e quindi è sempre giovane! Io, questa sera, ripongo nuovamente la mia fiducia in voi, speranza della Chiesa e della società! Non abbiate paura!".
AC/…/GIOVANI VIS 20040402 (520)
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