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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 14 maggio 2012

IL PAPA AD AREZZO: PROMUOVERE CULTURA DELLA SOLIDARIETÀ

Città del Vaticano, 13 maggio 2012 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha si è recato in visita pastorale ad Arezzo dove è stato accolto dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Senatore Mario Monti e dalle autorità religiose e civili. Il Papa ha celebrato la Santa Messa  alla quale hanno assistito 30.000 persone nel Parco del Prato, dietro il Duomo di Arezzo.

"La prima Lettura - ha detto il Pontefice nell'omelia - ci ha presentato un momento importante in cui si manifesta proprio l’universalità del Messaggio cristiano e della Chiesa: san Pietro, nella casa di Cornelio, battezzò i primi pagani. Nell’Antico Testamento Dio aveva voluto che la benedizione del popolo ebreo non rimanesse esclusiva, ma fosse estesa a tutte le nazioni. (...) E così Pietro, ispirato dall’alto, capisce che 'Dio non fa preferenze di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga'. Il gesto compiuto da Pietro diventa immagine della Chiesa aperta all’umanità intera. Seguendo la grande tradizione della vostra Chiesa e delle vostre Comunità, siate autentici testimoni dell’amore di Dio verso tutti!".

Il Papa che ha ricordato le grandi figure della chiesa aretina, da San Donato al Beato Gregorio X che riposa nella Cattedrale, ha esortato i fedeli del secolo XXI con queste parole: "Siate fermento nella società, siate cristiani presenti, intraprendenti e coerenti. La Città di Arezzo riassume, nella sua storia plurimillenaria, espressioni significative di culture e di valori. (...) Questa terra, dove nacquero grandi personalità del Rinascimento, da Petrarca a Vasari, ha avuto parte attiva nell’affermazione di quella concezione dell’uomo che ha inciso sulla storia d’Europa, facendo forza sui valori cristiani. (...) Nel contesto della Chiesa in Italia, impegnata in questo decennio sul tema dell’educazione, dobbiamo chiederci, soprattutto nella Regione che è patria del Rinascimento, quale visione dell’uomo siamo in grado di proporre alle nuove generazioni. La Parola di Dio che abbiamo ascoltato è un forte invito a vivere l’amore di Dio verso tutti, e la cultura di queste terre ha, tra i suoi valori distintivi, la solidarietà, l’attenzione ai più deboli, il rispetto della dignità di ciascuno. (...) Essere solidali con i poveri è riconoscere il progetto di Dio Creatore, che ha fatto di tutti una sola famiglia".

Successivamente Benedetto XVI ha parlato della crisi economica, che ha colpito anche la Toscana ed ha detto: "La complessità dei problemi rende difficile individuare le soluzioni più rapide ed efficaci per uscire dalla situazione presente, che colpisce specialmente le fasce più deboli e preoccupa non poco i giovani. L’attenzione agli altri, fin da secoli remoti, ha mosso la Chiesa a farsi concretamente solidale con chi è nel bisogno, condividendo risorse, promuovendo stili di vita più essenziali, contrastando la cultura dell’effimero, che ha illuso molti, determinando una profonda crisi spirituale. Questa Chiesa diocesana, arricchita dalla testimonianza luminosa del Poverello di Assisi, continui ad essere attenta e solidale verso chi si trova nel bisogno, ma sappia anche educare al superamento di logiche puramente materialistiche, che spesso segnano il nostro tempo, e finiscono per annebbiare proprio il senso della solidarietà e della carità".

"Testimoniare l’amore di Dio nell’attenzione agli ultimi si coniuga anche con la difesa della vita, dal suo primo sorgere al suo termine naturale. Nella vostra Regione l’assicurare a tutti dignità, salute e diritti fondamentali viene giustamente sentito come un bene irrinunciabile. La difesa della famiglia, attraverso leggi giuste e capaci di tutelare anche i più deboli, costituisca sempre un punto importante per mantenere un tessuto sociale solido e offrire prospettive di speranza per il futuro. Come nel Medioevo gli statuti delle vostre città furono strumento per assicurare a molti i diritti inalienabili, così anche oggi continui l’impegno per promuovere una Città dal volto sempre più umano. In questo, la Chiesa offre il suo contributo perché l’amore di Dio sia sempre accompagnato da quello del prossimo", ha concluso il Pontefice.

REGINA COELI: SUPERARE TENTAZIONE DELLO SCORAGGIAMENTO

Città del Vaticano, 13 maggio 2012 (VIS). "Quale Madre della Chiesa, Maria Santissima vuole sempre confortare i suoi figli nei momenti di maggiore difficoltà e sofferenza", ha detto il Papa prima della recita del "Regina Caeli" con le migliaia di fedeli che hanno assistito all'Eucaristia nel Parco del Prato ad Arezzo.

"Mediante Maria - ha proseguito il Santo Padre - invochiamo da Dio il conforto morale, perché la comunità aretina, e l’Italia intera, reagiscano alla tentazione dello scoraggiamento e, forti anche della grande tradizione umanistica, riprendano con decisione la via del rinnovamento spirituale ed etico, che sola può condurre ad un autentico miglioramento della vita sociale e civile. Ciascuno, in questo, può e deve dare il suo contributo".

Al termine del "Regina Caeli", Benedetto XVI ha compiuto una visita privata alla Cattedrale di San Donato dove si è recato alla Cappella della Madonna del Conforto per adorare il Santissimo Sacramento e venerare l'immagine della Madonna. Attraverso il passaggio interno della Cattedrale il Papa ha raggiunto l'Episcopio per il pranzo con i Vescovi della Toscana.

SALE DELL'ONESTÀ E DELL'ALTRUISMO DIANO NUOVO SAPORE ALLA SOCIETÀ CIVILE

Città del Vaticano, 14 maggio 2012 (VIS). Alle 18:00 il Santo Padre è atterrato all'eliporto di Sansepolcro, che celebra quest'anno il millennio di fondazione. A causa del maltempo,  alla fitta nebbia, il Papa non ha potuto visitare, come era in programma, il Santuario de La Verna ed ha anticipato l'arrivo a Sansepolcro, dove, nella Piazza di Torre di Berta adornata da più trecento stendardi, ha incontrato la cittadinanza.

Il Santo Padre ha visitato la cattedrale di San Giovanni Evangelista dove si è recato nella Cappella del "Volto Santo" per adorare il Santissimo Sacramento e venerare l'immagine lignea del Cristo tunicato.

Nel discorso alla cittadinanza il Papa ha ricordato che "mille anni fa i santi pellegrini Arcano ed Egidio, di fronte alle grandi trasformazioni del tempo, si misero alla ricerca della verità e del senso della vita, dirigendosi verso la Terra Santa. Tornando, portarono con sé non solo le pietre raccolte sul monte Sion, ma la speciale idea che avevano elaborato nella Terra di Gesù: costruire nell’Alta Valle del Tevere la civitas hominis a immagine di Gerusalemme che, nel suo stesso nome, evoca giustizia e pace".

"Essi idearono un modello di città articolato e carico di speranza per il futuro, nel quale i discepoli di Cristo erano chiamati ad essere il motore della società nella promozione della pace, attraverso la pratica della giustizia. La loro sfida coraggiosa diventò realtà, con la perseveranza di un cammino che, grazie al supporto del carisma benedettino prima e dei monaci Camaldolesi poi, è continuato per generazioni. Fu necessario un forte impegno per fondare una comunità monastica e poi, intorno alla Chiesa Abbaziale, la vostra città", che "è  il punto di riferimento, a partire dal quale ciascuno può orientarsi nel cammino, ma soprattutto nella vita; costituisce un forte richiamo a guardare in alto, a sollevarsi dalla quotidianità, (...) in una continua tensione verso i valori spirituali e verso la comunione con Dio, che non aliena dal quotidiano, ma lo orienta e lo fa vivere in modo ancora più intenso. Questa prospettiva è valida anche oggi, per recuperare il gusto della ricerca del 'vero', per percepire la vita come un cammino che avvicina al 'vero' e al 'giusto'".

"Oggi vi è particolare bisogno che il servizio della Chiesa al mondo si esprima con fedeli laici illuminati, capaci di operare dentro la città dell’uomo, con la volontà di servire al di là dell’interesse privato, al di là delle visioni di parte. Il bene comune conta di più del bene del singolo, e tocca anche ai cristiani contribuire alla nascita di una nuova etica pubblica. (...) Alla sfiducia verso l’impegno nel politico e nel sociale, i cristiani, specialmente i giovani, sono chiamati a contrapporre l’impegno e l’amore per la responsabilità, animati dalla carità evangelica, che chiede di non rinchiudersi in se stessi, ma di farsi carico degli altri. Ai giovani rivolgo l’invito a saper pensare in grande: abbiate il coraggio di osare! Siate pronti a dare nuovo sapore all’intera società civile, con il sale dell’onestà e dell’altruismo disinteressato".

"La sfida che sta davanti a questo antico Borgo è quella di armonizzare la riscoperta della propria millenaria identità con l’accoglienza e l’incorporazione di culture e sensibilità diverse. San Paolo ci insegna che la Chiesa, ma anche l’intera società sono come un corpo umano, dove ogni parte è diversa dall’altra, ma tutte concorrono al bene dell’organismo".

"Questa Basilica è (...) la sede della ritrovata armonia tra i momenti del culto e della vita civica, il punto di riferimento per la pacificazione degli animi. E come i vostri padri seppero costruire lo splendido tempio di pietra, perché fosse segno ed appello alla comunione di vita, spetta a voi rendere visibile e credibile il significato dell’edificio sacro, vivendo in pace nella comunità ecclesiale e civile. (...) Guardando al vostro ricco patrimonio spirituale, siate una Chiesa viva al servizio del Vangelo! Una Chiesa ospitale e generosa, che con la sua testimonianza renda presente l’amore di Dio per ogni essere umano, specialmente per i sofferenti e per i bisognosi".

Al termine, il Papa ha salutato alcuni rappresentanti delle autorità e della cittadinanza e alle ore 19:15 è ripartito alla volta del Vaticano.

IL REPERTORIO SACRO ESPRIME IN MUSICA LA FEDE DELLA CHIESA


Città del Vaticano, 12 maggio 2012 (VIS). Il Presidente della Repubblica Italiana, Senatore Giorgio Napoletano, ha offerto nel pomeriggio di ieri, nell'Aula Paolo VI, un concerto in onore del Santo Padre Benedetto XVI in occasione del settimo anniversario di Pontificato. L'Orchestra e il Coro del Teatro dell'Opera di Roma, diretti rispettivamente dal Maestro Riccardo Muti e dal Maestro Roberto Gabbiani, hanno eseguito il Magnificat il sol minore RV 611 di Antonio Vivaldi e lo "Stabat Mater" ed il "Te Deum" dai Quattro pezzi sacri di Giuseppe Verdi.

Al termine del concerto il Papa ha ringraziato tutti coloro che hanno partecipato alla preparazione ed esecuzione del concerto, ricordando la sensibilità del Maestro Riccardo Muti per la musica sacra e il suo impegno perché sia più conosciuto il ricco repertorio che "esprime in musica la fede della chiesa". Il "Magnificat di Antonio Vivaldi, ha detto il Pontefice, "è il canto di lode di Maria e di tutti gli umili di cuore, che riconoscono e celebrano con gioia e gratitudine l’azione di Dio nella propria vita e nella storia; di Dio che ha uno 'stile' diverso da quello dell’uomo, perché si schiera dalla parte degli ultimi per dare speranza. E la musica di Vivaldi esprime la lode, l’esultanza, il ringraziamento e anche la meraviglia di fronte all’opera di Dio, con una straordinaria ricchezza di sentimenti".

"Con i due pezzi sacri di Giuseppe Verdi, che abbiamo ascoltato, il registro cambia: ci troviamo di fronte al dolore di Maria ai piedi della Croce (...). Il grande Operista italiano, come aveva indagato ed espresso il dramma di tanti personaggi nelle sue opere, qui tratteggia quello della Vergine che guarda al Figlio sulla Croce. La musica si fa essenziale, quasi si 'afferra' alle parole per esprimerne nel modo più intenso possibile il contenuto (...)
perché possiamo partecipare al suo dolore materno e far ardere il nostro cuore di amore a Cristo, fino alla strofa finale, supplica intensa e potente a Dio che all’anima sia data la gloria del Paradiso, aspirazione ultima dell’umanità".

"Anche il Te Deum è un susseguirsi di contrasti, ma l’attenzione di Verdi al testo sacro è minuziosa, così da offrirne una lettura diversa dalla tradizione. Egli non vede tanto il canto delle vittorie o delle incoronazioni, ma, come scrive, un susseguirsi di situazioni: l’esultanza iniziale (...). La contemplazione del Cristo incarnato, che libera e apre il Regno dei Cieli, (...), perché abbia misericordia, e infine il grido ripetuto dal soprano e dal coro 'In te, Domine speravi' con cui si chiude il brano, quasi una richiesta dello stesso Verdi di avere speranza e luce nell’ultimo tratto della vita".

UDIENZE


Città del Vaticano, 12 maggio 2012 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto in udienza:

- Il Cardinale Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.

- Il Cardinale Agostino Vallini, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma.

ALTRI ATTI PONTIFICI


Città del Vaticano, 14 maggio 2012 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Alvaro Leonel Ramazzini Imeri, Vescovo di Huehuetenango (superficie: 7.400; popolazione: 917.763; cattolici: 706.449; sacerdoti: 27; religiosi: 57), Guatemala. Finora Vescovo di San Marcos (Guatemala), succede al Vescovo Rodolfo Francisco Bobadilla Mata, C.M., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Padre Dieudonné Nzapalainga, C.S.Sp., Arcivescovo di Bangui (superficie: 38.342; popolazione: 1.043.000; cattolici: 246.657; sacerdoti: 104; religiosi: 124), Repubblica Centroafricana. L'Arcivescovo eletto, finora Amministratore Apostolico della medesima sede, è nato nel 1967a Mbomou (Repubblica Centrafricana). Ha emesso i primi voti nella Congregazione dei Padri Spiritani nel 1993, i voti perpetui nel 1997 ed è stato ordinato sacerdote nel 1998. Dal 1998 al 2005 è stato Cappellano degli orfani della Fondazione d'Auteuil (Francia) e Vicario parrocchiale a St. Jerôme/Marseille (Francia); dal 2005 al 2009 è stato Superiore Regionale dei Padri Spiritani nella Repubblica Centroafricana e parroco a Bangui; dal 2008 al 2009 è stato Presidente della Conferenza dei Superiori Maggiori del Centroafrica.

- Ha nominato il Reverendo Dennis Kofi Agbenyadzi, S.M.A., Superiore Regionale della Società delle Missioni Africane nella Repubblica Centroafricana, Vescovo della Diocesi di Berbérati (superficie: 45.000; popolazione: 450.000; cattolici: 110.000; sacerdoti: 33; religiosi: 30), Repubblica Centroafricana. Il Vescovo eletto è nato nel 1964 a Kadjebi-Akan
(Ghana), ha emesso i voti perpetui nel 1996 ed è stato ordinato sacerdote nel 1997. Dal 1997 al 1999 è stato Vicario parrocchiale a Berbérati; dal 1999 al 2005 Parroco a Berbérati e Direttore delle opere di sviluppo per il popolo pigmeo; Membro del Consiglio Episcopale ed incaricato della gestione dei prodotti farmaceutici; dal 2004 al 2007 è stato Assistente del Superiore Regionale; dal 2005 al 2009 Superiore della Casa di formazione a Bangui e Membro della Commissione diocesana per la Pastorale dei Migranti; dal 2007 è stato Superiore Regionale dei Padri della Società delle Missioni Africane.

- Ha nominato il Padre Nestor-Désiré Nongo-Aziagbia, S.M.A., Vescovo  della Diocesi di Bossangoa (superficie: 62.420; popolazione: 612.000; cattolici: 281.000; sacerdoti: 38; religiosi: 22), Repubblica Centroafricana. Il Vescovo eletto è nato nel 1970 a M'Baiki (Repubblica Centroafricana), ha emesso la prima professione nel 1994 ed è stato ordinato sacerdote nel 1998. Dal 1998 al 2004 è stato Vicario parrocchiale e Parroco, Direttore delle vocazioni, Membro del Consiglio per gli Affari Economici e del Collegio dei Consultori nel Vicariato di Kontagora (Nigeria); dal 2004 è stato Superiore della Comunità di Haguenau a Strasburgo (Francia) e del medesimo Distretto dei Padri della Società delle Missioni Africane.

- Ha nominato il Monsignor Robert McGuckin, Vescovo della Diocesi di Toowoomba (superficie: 487.000; popolazione: 276.700; cattolici: 77.400; sacerdoti: 48; religiosi: 57), Australia. Il Vescovo eletto è nato nel 1944 a Sydney (Australia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1973. Dal 1973 al 1975 è stato Vicario parrocchiale di Matraville; dal 1975 al 1997 Officiale del Tribunale Regionale di New South Wales; dal 1976 al 1978 è stato Amministratore della Parrocchia di Mascot; dal 1978 al 1981 è stato Amministratore della Parrocchia di Botony; dal 1984 al 1986 Amministratore della Parrocchia di Rosebery; dal 1989 al 1996 Professore di Diritto Canonico al "Catholic Theological Union"; dal  1991 al 1997 è stato Vicario Giudiziale di Parramatta; dal 1998 al 2012 Vicario Generale e Moderatore della Curia di Parramatta.

- Ha nominato il Reverendo Cyr-Nesotr Yapaupa, Vescovo Coadiutore della Diocesi di Alindao (superficie: 18.475; popolazione: 171.600; cattolici: 63.000; sacerdoti: 13; religiosi; 13), Repubblica Centroafricana. Il Vescovo eletto è nato nel 1970 a Bangassou (Repubblica Centroafricana) ed è stato ordinato sacerdote nel 2001. Dal 2001 al 2004 è stato Vicario parrocchiale; dal 2003 è stato responsabile della Commissione Diocesana della Liturgia; dal 2004 segretario diocesano dell'Insegnamento cattolico; dal 2005 parroco della Cattedrale, Cappellano diocesano dell'Associazione di Santa Rita, Cappellano diocesano dei gruppi corali; dal 2006 Vicario Generale.

- Ha nominato Consultori del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione: Monsignor Marco Frisina (Italia), Presidente della Commissione Diocesana di Arte Sacra della Diocesi di Roma, Docente presso la Pontificia Università Lateranense e la Pontificia Università della Santa Croce in Roma; Padre Jeremy Driscoll, O.S.B. (Stati Uniti d'America), Docente presso il "Mount Angel Seminary" in St. Benedict, Oregon, e la Facoltà di Teologia del Pontificio Ateneo Sant'Anselmo in Roma; il Padre Marko Ivan Rupnik, S.I., (Slovenia), Direttore del Centro Aletti, Docente presso il Pontificio Istituto Orientale, la Pontificia Università Gregoriana e il Pontificio Istituto Liturgico del Pontificio Ateneo Sant'Anselmo in Roma; il Dottor Salvatore Martines (Italia), Presidente dell'Associazione "Rinnovamento nello Spirito Santo".

Sabato 12 maggio il Santo Padre ha nominato:

- Il Vescovo Andrzej Jez, Vescovo di Tarnów (superficie: 7.566; popolazione; 1.124.000; cattolici: 1.117.000; sacerdoti: 1.423; religiosi: 1.243), Polonia. Il Vescovo Jez è stato finora Ausiliare della medesima Diocesi.

- L'Archimandrita Donato Oliverio, Vescovo Eparchiale di Lungro degli Italo-Albanesi dell'Italia Continentale (superficie: 493; popolazione: 33.400; cattolici: 32.300; sacerdoti: 39; religiosi: 28; diaconi permanenti: 1), Italia. Il Vescovo eletto è nato nel 1956 a Cosenza ed è stato ordinato sacerdote nel 1982. Nello stesso anno è stato nominato Parroco di San Giuseppe di Marri e l'anno successivo Direttore dell'Ufficio Catechistico Eparchiale. Dal 1985 è Membro dell'Istituto per il Sostentamento del clero e dal 1988 al 2003 è stato Segretario dell'Istituto di Scienze Religiose di Lungro. Dal 1993 è Membro del Consiglio Presbiterale. È stato Segretario Generale della Prima Assemblea Eparchiale di Lungro e Segretario Generale del Secondo Sinodo Intereparchiale. Dal 1998 è Economo Eparchiale. Dal 2002 al 2003 è stato Moderatore della Curia e Pro-Protosincello; dal 2003 al 2010 Protosincello e finora Delegato ad omnia dell'Eparchia di Lungro.

- Il Reverendo Orlando Roa Barbosa, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Ibagué (superficie: 6.044; popolazione: 501.000; sacerdoti: 105; religiosi: 184; diaconi permanenti: 12), Colombia. Il Vescovo eletto è nato a Cali (Colombia) nel 1958 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1984. È stato Prefetto per la disciplina nel Seminario Minore di Ibagué (Colombia), Delegato arcidiocesano per la pastorale giovanile e vocazionale, Parroco di "Santa Isabel de Hungría a Santa Isabel, Parroco di "Santa Gertrudis" a Rovira, Parroco di "El Perpetuo Socorro" a Ibagué, Delegato arcidiocesano per la Pastorale sacerdotale e dal 2004 Rettore del Seminario Maggiore arcidiocesano "María Inmaculada".
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